Il 27 gennaio 1945 i soldati russi liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Il 20 luglio 2000 in Italia fu approvata una legge per cui il 27 gennaio diventò “il Giorno della Memoria”. Da allora ogni anno in occasione di questa data vengono organizzate cerimonie, incontri e eventi commemorativi rivolti soprattutto ai giovani e alle scuole, in cui vengono commemorate le vittime del nazismo, ma anche delle leggi razziali italiane, allo scopo di ribadire l’importanza di studiare, conoscere è capire il passato.
Il 1° novembre 2005 anche l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamò il 27 gennaio Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto.
Se qualcuno volesse approfondire l’argomento è possibile consultare il seguente sito: https://www.studenti.it/il-giorno-della-memoria.html ricco di informazioni sulle iniziative legate al giorno della memoria e non solo, perché offre anche un elenco di tutti gli altri giorni della memoria istituiti in Italia per non dimenticare il passato.
Anche la nostra medioteca già da anni ricorda questa giornata con un’esposizione dei numerosi libri e film in lingua tedesca e italiana e anche quest’anno, a partire dal 24 gennaio troverete tanti film e libri sull’argomento.
Qui ne segnaliamo alcuni, che secondo noi vale la pena leggere, a cominciare da Lia Levi, da anni presenza fissa nell’esposizione.
Nata nel 1931, nel 1994 Lia Levi pubblica il suo primo romanzo autobiografico dal titolo Una bambina e basta in cui racconta con un linguaggio semplice ed efficace, spesso leggermente ironico, l’effetto delle leggi razziali sulla sua infanzia. Proprio per la particolarità del punto di vista, i grandi eventi della storia visti attraverso gli occhi di una bambina, il libro ha grande successo e diventa un classico da leggere nelle scuole.
Meno conosciuto nelle scuole, ma altrettanto carico di emozioni è il romanzo L’amore mio non può: siamo nel 1939, il romanzo inizia con il suicidio di un uomo, un marito, un padre che a causa delle leggi razziali l’anno prima ha perso il lavoro e non si è mai più ripreso. Lascia però un biglietto nel quale chiede alla moglie di salvare la loro bambina, compito tutt’altro che facile ...
E infine l’intenso romanzo Questa sera è già domani, vincitore del Premio Strega Giovani 2018, che racconta l’epopea della famiglia Rimon di Genova nell’epoca delle leggi razziali. Assolutamente da leggere.
Commovente e autentico è il libro autobiografico Il commerciante di bottoni scritto dalla giovanissima Erika Silvestri. La ragazza ha solo 14 anni, quando, durante una conferenza a scuola, conosce Piero Terracina, un ebreo romano sopravvissuto ad Auschwitz. Erika è così colpita da questo signore elegante dallo sguardo triste, che decide prima di contattarlo per lettera e poi di incontrarlo di persona. E’ così che nasce una grande amicizia che supera le differenze di età e di esperienze di vita. Questa testimonianza è diventata ancora più preziosa dopo la scomparsa di Pietro Terracina, avvenuta nel 2019.
L’ultimo libro è una novità di quest’anno: Il pane perduto di Edith Bruck, vincitore del Premio Strega Giovani 2021. Edith Bruck è una scrittrice di origine ungherese, ma italiana di adozione e tutti i suoi libri sono scritti in italiano. Nata nel 1931 in una povera famiglia ebrea, nel 1944, poco più che bambina, si ritrova a vivere nel ghetto di Budapest e da lì ad Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen. Sopravvissuta alla deportazione, nel 1954 si trasferisce in Italia, dove nel 1959 pubblica in italiano il suo primo romanzo autobiografico dal titolo Chi ti ama così.
Al centro delle sue opere, tradotte in numerose lingue, c’è sempre la testimonianza dell’olocausto e dell’esperienza autobiografica. Nella sua lunga carriera ha ricevuto diversi premi letterari, l’ultimo appunto il Premio Strega Giovani 2021.